ࡱ> DFC#`bjbjmm.:````T$^$h|       F      p"GK*`O .0^    0" 6R^    D \\ Concittadine, concittadini, Saluti a tutti. Oggi in questo travagliato 2020 ricorre il 75 anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Purtroppo le condizioni attuali ci permettono di salutarci solamente attraverso questo messaggio, oggi sar il giorno delle piazze e dei cortei virtuali, di Bella Ciao cantata dai balconi. Mi dispiace molto non celebrare questo questa giornata cos importante, di Festa Nazionale, attraverso la nostra consueta celebrazione davanti al Municipio presso il Monumento ai Caduti dove negli ultimi anni siamo stati testimoni dellaccresciuta partecipazione e intensit di questa ricorrenza. Lappuntamento del 25 Aprile diventato un momento di profondo raccoglimento, utile a mantenere viva la memoria della lotta partigiana che si combattuta anche nel nostro Comune e in tutta la Valmarecchia. Lo abbiamo fatto attraverso le letture contenute nel libro La notte delle bandierine rosse, le canzoni del coro e gli interventi delle autorit. Questa nuova modalit per non deve toglierci la passione e la volont di stare uniti anche oggi, distanti ma pi che mai vicini. Ci stringiamo attorno a questa data per sentirci una comunit unita e civile. Siamo qua per tributare il giusto riconoscimento a chi si impegnato, anche a costo della propria vita, per far prevalere i valori democratici rispetto ad una visione totalitaria del mondo. La Liberazione la fine dello sciagurato ventennio fascista, in questo momento si sono gettate le basi di una nuova ripartenza per il nostro paese. Questa fase trover il suo culmine con la scrittura della Costituzione che figlia delle forze che hanno combattuto la lotta di resistenza. A distanza di anni rimane impossibile mettere sullo stesso piano vincitori e vinti. I partigiani, i protagonisti di questa esperienza, ci invitano a non perdere la memoria rispetto a questi fatti e ci mettono tuttora in guardia rispetto a certi segnali o valori che una certa parte della nostra societ torna ad esprime come il nazionalismo, il populismo e il razzismo. Dobbiamo capire perch a distanza di anni ritornano questi sentimenti ma al contempo saperli leggere come un segnale dallarme e combatterli. Mettere al centro i valori della resistenza, ricordare il 25 aprile 1945, ci da anche lo spunto per mettere laccento su un certo tipo di retorica,alimentata anche da false notizie, che ha preso piede negli ultimi anni capace di sdogare il concetto di un fascismo buono, dal tratto umano: non esistono cose buonefatte dal fascismo. Il fascismo ha fatto cose infami come leleggi razziali, preso decisioni scellerate come lingresso in una guerrache fu subito unadisfatta e che trasform il paese in un cumolo di macerie, dico questo per invitare tutti a leggere e capire in maniera critica questa fase storica cos drammatica per lItalia. I valori Costituzionali ci impongono allora di lavorare per una societ che dia pari opportunit, dignit e rispetto a tutti gli individui. Ai muri ed ai fili spinati, auspicati o realizzati da altri Paesi, dobbiamo sostituire luguaglianza e laccoglienza, lumanit e la solidariet che la Costituzione ci impone. Dobbiamo, dunque, combattere gli egoismi e i razzismi, che la Resistenza non conobbe e neppure noi vogliamo conoscere, in un Paese che in altri tempi ha conosciuto le difficolt e la durezza dellespatrio. impossibile in questo giorno non andare con il pensiero allattualit e a chi impegnato a combattere lemergenza sanitaria in corso, giusto tributare a chi in prima fila come i medici, gli operatori sanitari, le forze dellordine un ringraziamento per limpegno che tutti i giorni esprimono contro un nemico subdolo e invisibile che ha mietuto migliaia di vittime. La commozione davvero tanta ma oggi come allora riusciremo a vincere e resistere se lavoreremo uniti, con speranza e senso del sacrificio, capaci di immaginare il mondo di domani con fantasia, con un nuovo modello di sviluppo, rispetto per i beni comuni: in primo luogo verso la nostra Sanit Pubblica e il rispetto per lambiente. Il 25 aprile non va confuso con la festa per la fine del lockdown, sarebbe riduttivo e poco rispettoso per chi morto 75 anni fa e lo sarebbe per chi muore oggi a causa della pandemia, ingiusto creare confusione su due tragedie cos importanti che meritano il giusto tributo. Strumentalizzare il dramma del coronavirus per boicottare il 25 aprile semplicemente indecente. Limpegno di oggi, essere presenti anche in maniera virtuale con i flash mob, credo sia il modo migliore per celebrare la Liberazione e combattere il virus dellindifferenza e mantenere viva la coscienza democratica di noi cittadini. In conclusione colgo loccasione di ringraziare lAnpi e il suo presidente provinciale Giusy Del Vecchio per il costante impegno nel valorizzare queste giornate e per la collaborazione che sempre ci offre. Un grande saluto a tutta la cittadinanza e buon 25 Aprile. Viva la pace Viva la costituzione. $2M[h K L M   & E V u v w ۫ۓß۷۫ۇ{ocëhF%HB*CJaJphhTB*CJaJphh*O4B*CJaJphh)?B*CJaJphhSB*CJaJphhm B*CJaJphh&B*CJaJphhB*CJaJphh?1B*CJaJphh/TB*CJaJphh+pB*CJaJphh9cB*CJaJphh B*CJaJph&-L M v w E [ \ i j  7$8$H$gd  ! 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