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Avvio al riciclo/recupero dei rifiuti “urbani” e/o locali ed aree con produzione di rifiuti speciali in via continuativa e prevalente

Dettagli della notizia

È obbligatorio produrre entro il 31 gennaio di ogni anno la dichiarazione di avvenuto regolare smaltimento

Data:

17 Gennaio 2025

Data di scadenza:

31 Gennaio 2025

Tempo di lettura:

Descrizione

Si ricorda a tutte le aziende (con qualsiasi codice di attività ATECO) che, ai sensi degli articoli 28 e 29 del vigente Regolamento TARI e della nuova normativa in materia di rifiuti (D. Lgs. 116/2020 e delibera di ARERA nr. 15/2022), ai fini del riconoscimento e conferma delle agevolazioni/esenzioni per:

Avvio al riciclo/recupero dei rifiuti “urbani” e/o locali ed aree con produzione di rifiuti speciali in via continuativa e prevalente, o in cui vi sia contestuale produzione di rifiuti speciali e urbani

È OBBLIGATORIO produrre entro il 31 gennaio di ogni anno la dichiarazione di avvenuto regolare smaltimento (secondo il modello allegato), con copia di tutti i formulari di trasporto (o MUD se disponibili) relativi all’anno concluso.

La dichiarazione annuale va trasmessa, completa di tutti gli allegati, esclusivamente via PEC all’indirizzo comune.poggiotorriana@legalmail.it Ufficio Ambiente.

Si ricorda inoltre quanto segue:

  1. I rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
  2. Sono rifiuti urbani:
  3. a) i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili;
  4. b) i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell'allegato L-quater prodotti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies del d.lgs. 152/2006;
  5. c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento dei cestini portarifiuti;
  6. d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
  7. e) i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d'erba e potature di alberi, nonché i rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati;
  8. f) i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui ai punti 3,4 e 5;
  9. g) I rifiuti urbani non includono i rifiuti della produzione, dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca, delle fosse settiche, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione.
  10. h) Il rifiuto è considerato urbano quando simile per natura ai rifiuti previsti dall’allegato L-quater, articolo 183 del D.lgs. 152/2006 indipendentemente da chi lo produce, posto che le attività non elencate nell’allegato L-quinquies, ma ad esse simili per natura e per tipologia di rifiuti prodotti, si considerano comprese nel punto a cui sono analoghe, utilizzando, in caso, il criterio della prevalenza.
  11. Sono rifiuti speciali:
  12. a) i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività agricole, agroindustriali e della silvicoltura, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2135 del Codice civile, e della pesca;
  13. b) i rifiuti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 184-bis del d.lgs. 152/2006;
  14. c) i rifiuti prodotti nell'ambito delle lavorazioni industriali se diversi dai rifiuti urbani;
  15. d) i rifiuti prodotti nell'ambito delle lavorazioni artigianali se diversi dai rifiuti urbani;
  16. e) i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività commerciali se diversi dai rifiuti urbani;
  17. f) i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività di servizio se diversi dai rifiuti urbani;
  18. g) i rifiuti derivanti dall'attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie;
  19. h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie se diversi dai rifiuti urbani;
  20. i) i veicoli fuori uso.
  21. Sono rifiuti pericolosi quelli che recano le caratteristiche di cui all’Allegato I della parte quarta del d.lgs. 152/2006.
  22. Ai fini del presente Regolamento si intende per:
  1. a) «rifiuto», ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett. a), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi.

Ultimo aggiornamento: 17/01/2025, 10:43

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