Concluso in videoconferenza il progetto "Consiglio comunale dei bambini e delle bambine"
Gli alunni partecipanti della scuola primaria Turci hanno presentato le loro proposte elaborate durante il progetto all'Amministrazione comunale
Si è concluso questa mattina, mercoledì 27 maggio, in modalità videoconferenza, il progetto iniziato lo scorso novembre "Consiglio comunale dei bambini e delle bambine" promosso all'interno del ricco piano dell'offerta formativa, rivolto alle scuole del Comune di Poggio Torriana, in collaborazione con la cooperativa Kaleidos.
Hanno aderito due classi, la quarta e la quinta, della scuola primaria "Turci" di Torriana, plesso scolastico afferente all'I.C. Ponte sul Marecchia. Il Sindaco del Comune di Poggio Torriana, Ronny Raggini e l'Assessore alla scuola, Francesca Macchitella, dichiarano: "Anche quest'anno, nonostante l'emergenza sanitaria che ha visto la sospensione dell'attività scolastica, grazie all'impegno delle maestre, dei bambini, delle bambine e delle famiglie, la didattica è andata avanti e anche molti progetti extradidattici hanno visto la piena realizzazione. Un anno scolastico segnato dal coronavirus che ha costretto tutti gli studenti italiani a restare a casa e riorganizzarsi con enormi difficoltà attraverso la didattica a distanza".
"Alcuni progetti non strettamente legati alla didattica sono purtroppo saltati, ma non tutti - ci dice con un pizzico di orgoglio la maestra Loretta Contucci - perché a Poggio Torriana un Progetto di grande valore pedagogico e civico è proseguito, nonostante le difficoltà".
Si tratta del Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine che grazie alla forza di volontà delle insegnanti, della Dirigente Scolastica, Venusia Vita e dell’Amministrazione Comunale, supportate dalla disponibilità di Michele Diotti, educatore della cooperativa Kaleidos, è proseguito a distanza anche in questi mesi concludendosi proprio oggi, mercoledì 27 maggio, con l’ultimo incontro e la restituzione del lavoro svolto durante l’Anno Scolastico da parte dei bambini delle scuole elementari alla Giunta comunale.
"Il primo Consiglio Comunale dei Ragazzi - ci spiega Emanuela Amodio, presidente della Cooperativa Kaleidos - si è tenuto a New York, negli Stati Uniti, nel 1989. In Italia questa esperienza incomincia nel 1997 (con l’Articolo 7 della Legge 285) e in poco più di 20 anni ha portato alla creazione di circa 200 Consigli dei Bambini in giro per l’Italia. Un numero sicuramente importante, ma strada da fare è ancora molta, se pensiamo che i Comuni italiani sono oltre 8.000". La Cooperativa Kaleidos, incaricata di facilitare il percorso con un proprio educatore e una esperta facilitatrice, segue già da oltre dieci anni il Consiglio dei Bambini a Cervia e da 4 anni quello di Santarcangelo, sempre con metodologie e strumenti partecipativi e ludici. E da questi percorsi sono nate numerose iniziative concrete che hanno migliorato i territori. “Questo è il terzo anno che vede coinvolti i bambini di Poggio Torriana - ci spiega Michele Dotti, educatore di Kaleidos - e possiamo dire che hanno dimostrato una grande maturità riuscendo a gestire in modo costruttivo anche gli incontri svolti a distanza durante il periodo di quarantena e avanzando diverse proposte interessanti e realizzabili."
Questa mattina i bambini e le bambine hanno presentato al Sindaco e all'assessore alla scuola il percorso svolto e le idee emerse per migliorare il loro paese e il territorio.
Le proposte sono state tante e riguardano molti temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale, gli stili di vita sani, l'educazione alimentare, la valorizzazione dei beni comuni, la cultura per tutti, il benessere all'aperto e la riduzione degli sprechi di ogni tipo.
Per approfondire:
PRESENTAZIONE GENERALE DEL PROGETTO
Il progetto “Consiglio comunale delle bambine e dei bambini” ha una intenzione formativa, di educazione alla cittadinanza e alla democrazia.
“Educare alla convivenza democratica” ne è infatti il principio chiave e già la denominazione “Consiglio delle bambine e dei bambini” vuole trasmettere la particolare attenzione che si dà al valore della pari dignità tra le persone quale concetto base di una educazione alla convivenza pacifica.
“Educare alla convivenza democratica” ne è infatti il principio chiave e già la denominazione “Consiglio delle bambine e dei bambini” vuole trasmettere la particolare attenzione che si dà al valore della pari dignità tra le persone quale concetto base di una educazione alla convivenza pacifica.
I Consigli costituiscono per i bambini un’esperienza viva e concreta del diritto alla cittadinanza.
Il progetto si propone di far sì che al contempo:
- i bambini imparino ad esprimere le proprio opinioni;
- comprendano il concetto di rappresentanza;
- abbiano un organismo dove far sentire la loro voce di cittadini.
Infine, siamo convinti che bambini e bambine, ragazzi e ragazze che partecipano ai lavori del Consiglio possano offrirci uno sguardo particolare, attento alle “nuove fragilità” e che i bambini possano apprendere a rendersi disponibili e a partecipare al benessere della comunità, diventando un “bene comune” nella misura in cui riescono a connettersi in rete con gli altri attori del progetto.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
In estrema sintesi, il progetto si pone i seguenti obiettivi:
- educare alla democrazia, alla partecipazione e alla convivenza nel proprio territorio;
- far acquisire la consapevolezza di essere cittadini non solo futuri, ma fin da oggi titolari del pieno diritto di esprimere pensieri e riflessioni;
- sviluppare nei bambini il senso civile rivolto al rispetto delle opinioni altrui e al rispetto dei beni comuni;
- creare forme di partecipazione e coinvolgimento progettuale e gestionale dei bambini per un miglioramento della qualità urbana;
- creare occasioni e strumenti per far sì che i bambini offrano il loro contributo creativo per la costruzione di una politica di cittadini;
- creare occasioni e strumenti per far sì che i bambini offrano il loro contributo creativo per la costruzione di una politica di cittadini;
- avvicinare i bambini alle Istituzioni del territorio e alle realtà giovanili, stimolandoli ad interagire con essi in un impegno volto al bene comune;
- favorire una partecipazione attiva dei bambini anche fuori dal contesto scolastico.
Di seguito alcune foto degli alunni durante la realizzazione del progetto.