Convegno "Il valore naturalistico-ambientale dell’Oasi di Torriana e Montebello"
Si tratta di una iniziativa dell'associazione OaSì - Insieme per le Valli OPS. L'ingresso è gratuito e viene rilasciato su richiesta un attestato di partecipazione per le Guide.
Il convegno fa parte delle iniziative per il primo compleanno dell’associazione e prende abbrivo dalla pubblicazione del libro “Oasi di Torriana e Montebello – Valore ed etica di un territorio”, speciale dei “Quaderni di studi e notizie di storia naturale della Romagna” curato dal professor Riccardo Santolini (docente di Ecologia presso l’Università degli Studi di Urbino), scritto insieme a diversi ricercatori, per la gran parte appartenenti alla Società di Studi Romagnoli. Prima degli interventi dei ricercatori autori del libro, tra i quali lo zoologo di fama mondiale Sandro Lovari e un contributo video del presidente nazionale di Federparchi, Giampiero Sammuri, i saluti delle autorità. Presenti il Senatore della Repubblica Marco Croatti, la presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna Emma Petitti, il sindaco del Comune di Poggio Torriana Ronny Raggini e l’assessora all’Ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini. Previsti gli interventi dei partner del progetto, Romagna Acque e Banca Malatestiana.
“Con gli interventi di autorevoli relatori – dice Giancarlo Zoffoli, presidente di OaSì – Insieme per le Valli - presenteremo lo studio scientifico che dà conto della qualità ambientale di questo territorio e del suo valore faunistico ed ecologico. Rifletteremo sulla sua conservazione nonché delle potenzialità riguardo ad attività legate al turismo ecosostenibile. Questo progetto, che si inserisce nell’attività statutaria di tutela e valorizzazione del territorio di OaSì – Insieme per le valli APS, si pone l’obiettivo di contribuire alla conoscenza del territorio dell’Oasi di Torriana e Montebello, istituita nel 1992 dall’allora Circondario di Rimini, area SIC, preziosa per la natura, la gente e l’economia di tutto il territorio. Con le basi scientifiche alla mano, solleciteremo le istituzioni affinché vengano accolte le nostre proposte concrete: ripristino dei confini originali dell’Oasi, stop immediato alle braccate con le mute di cani nell’Oasi, revisione del piano faunistico-venatorio e ricostruzione degli organi preposti alla gestione dell’Oasi da tempo non più operanti e un censimento delle popolazioni di flora e fauna”.