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Nevone 2012, il ricordo del vicesindaco Franco Antonini

Terminava oggi, 14 febbraio, l'emergenza neve del 2012. Il Vicesindaco Franco Antonini, allora Sindaco di Torriana, ripercorre quei giorni difficili

"Dieci anni fa, ero  Sindaco a Torriana e  come oggi il 14 febbraio stava finendo un  evento che sembrava non voler finire mai. Il 31 gennaio 2012 iniziò a nevicare.
 Le previsioni meteo non  avevano previsto quella intensità, invece iniziò una delle più grandi nevicate della storia, una  nevicata che non diminuiva con il passare delle ore. In breve tempo infatti la fitta coltre bianca ricoprì interamente il paese. Già dalla prima mattina si fece partire,seppure con grande difficoltà,  il nostro Piano neve grazie al grande lavoro degli operatori esterni e i nostri mezzi spazzaneve comunali si riuscì a mantenere aperta la viabilità provinciale e comunale.
Nel proseguo dell'evento i disagi colpirono principalmente le famiglie, specialmente quelle delle frazioni, alcune rimasero isolate, ma anche le imprese andarono in difficoltà.
La protezione civile con i continui aggiornamenti ci segnalava l'evoluzione e il perdurare delle precipitazioni nevose con le previsioni di quantitativi di neve "eccezionali" mai visti sul nostro territorio
In quei giorni fu determinante l'apertura del centro unità di crisi da parte della Provincia, a Novafeltria da soli, difficilmente saremmo riusciti  a fare quello che è  stato fatto. Il centro diventò il punto di  riferimento per tutti i Sindaci, attraverso i tecnici provinciali e della Protezione Civile si riusci a coordinare, e ad organizzare e sostenere i Comuni anche grazie l'intervento degli operatori della Provincia di Trento che con attrezzature specifiche come turbine e gatti delle nevi si riuscì a ripristinare molte situazioni di emergenza.
Poi nei giorni successivi  fu necessario anche  l'intervento dei militari.
Verso il 5 febbraio ci fu una pausa della perturbazione, che però durò pochissimo. La protezione civile diramò delle previsioni da "paura". Ricordo che si approfittò  di questa tregua per liberare le strade principali ormai ristrette ad una sola careggiata, a togliere più neve possibile nei centri storici, e  si cercò di raggiungere tutte le famiglie delle frazioni più isolate e convincerle a spostarsi nei centri più  abitati da parenti o in edifici messi a loro disposizione.
Non è stato facile, ma quasi tutte le persone sole che abitavano nelle zone più isolate, ci  hanno ascoltato, trasferendosi in altre zone.
Una parte del nostro territorio (Montebello, Gessi, Palazzo, Saiano) rimase senza energia elettrica per molti giorni ( 10 / 12 ) a causa della rottura dei cavi della linea principale per la cadute di alberi.
I cittadini dovettero affrontare una inaspettata e prolungata  emergenza. La quantità di neve caduta in questi primi giorni era impressionante, oltre 60 cm nella parte più  bassa del nostro territorio, sino a  oltre 1 metro a  Montebello.
Oltre a questi grossi accumuli di neve la perturbazione portò anche delle temperature minime rigidissime, che toccarono anche i 10 gradi sotto lo zero.
Furono 13/ 14 giorni di bufere, gelo e disagi, e di tanto lavoro giorno e notte e sacrifici per tutti principalmente chi in quei giorni hanno garantito il servizio di spazzaneve,  per aiutare le persone bloccate  e isolate, ma anche per rincuorare le persone sole spaventate da questo evento, che non dava tregua.
La neve continuava a cadere superando i 2 metri di altezza in alcune zone del territorio Comunale.
C'è  da riconoscere che anche i nostri cittadini si rimboccarono le maniche, tanti volontari si sono messi a disposizione per pulire i marciapiedi, i vicoli dei centri storici, gli ingressi delle scuole, e per dare assistenza alle persone sole.
Ci furono crolli di tetti su svariati capannoni artigianali e di aziende agricole.
La preoccupazione  sui  quantitativi di neve presente sui tetti delle case, e il rischio di crollo, creò una grande richiesta di intervento.
Tutti chiamavano, in molti chiedevano aiuto, ma era impossibile arrivare a tutte le case, e in tanti si attrezzarono per liberare o allegerire i tetti da soli, correndo anche dei rischi.
Tutto questo stato di emergenza andò avanti sino al giorno 14, quando  finalmente, dopo 14 giorni le condizioni meteo iniziarono a migliorare.

Oggi, ripensando a quei  giorni,  e all'esperienza vissuta come amministratore, con i tanti momenti difficili, ( che non dimenticherò  mai ) le preoccupazioni nel dover assumere decisioni in prima persona, direttamente sul campo d'intervento , per le numerose giornate in cui si restava in servizio h 24 riuscendo a riposare solo qualche ora dormendo in municipio, mi auguro spero che non succeda più un evento del genere.
Un ringraziamento ancora oggi lo voglio indirizzare ai dipendenti Comunali, ai consiglieri Comunali che con calma e dedizione hanno contribuito ad organizzare gli interventi di soccorso alla cittadinanza, al Presidente della Regione Errani, al Presidente della Provincia Vitali, all'assessore  Provinciale Galasso, per il supporto attraverso l'attivazione dell'unità  di crisi, ai tanti volontari che si misero a disposizione diventando dei protagonisti attivi per la risoluzione delle varie problematiche, dimostrando forza e coraggio per il bene della Comunità,  alla Protezione Civile e alle Forze dello Stato che si sono prodigate per la tutela dell' incolumità  delle persone."

Franco Antonini

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pubblicato il 2022/02/14 15:32:57 GMT+2 ultima modifica 2022-02-14T15:32:57+02:00

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